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British Pavilion
Home Economics

 

Il British Council presenta la mostra Home Economics nel Padiglione Britannico alla 15 ° Mostra Internazionale di Architettura - La Biennale di Venezia. I curatori, Shumi Bose, Jack Sé e Finn Williams, sono stati scelti in seguito ad un invito aperto lanciato dal British Council, e hanno interpellato artisti, designer, e architetti sia emergenti sia affermati, chiedendo loro di produrre ambienti immersivi in scala 1: 1, proposte capaci di sfidare lo status quo e di avanxare nuovi modelli per lo spazio abitativo.

Home Economics interroga la società britannica e la cultura architettonica intorno a questioni emerse come conseguenza dei cambiamenti di paradigma nella vita quotidiana. La mostra si sviluppa attraverso una serie di cinque proposizioni architettoniche, concepite sulla base di una sequenza crescente di unità tempo: Ore, Giorni, Mesi, Anni e Decenni. A ogni partecipante è stato chiesto di proporre, piuttosto che soluzioni, risposte architettoniche alle condizioni dettate alla vita domestica da differenti periodi di utilizzo dello spazio abitativo. Ciascuna proposta occupa una delle cinque sale del Padiglione Britannico.


LA MOSTRA

I visitatori che si avvicinano al Padiglione Britannico sono accolti dal modello fuori scala di una porta a pannelli in stile Georgiano. Per bloccare il diffondersi della peste la regina Elisabetta I proibì alle famiglie di condividere gli spazi abitativi, dichiarando che "ogni casa deve avere la propria porta d'ingresso". Tale decreto porto alla nascita della casa a schiera, fissando l'importanza della porta d'ingresso indipendente nella psiche degli inglesi. Nera, lucida e monolitica, la porta d'ingresso a Home Economics domina l'asse centrale dei Giardini come un monumento alla casa britannica, invitando i visitatori a esplorare i diversi ambienti all'interno del padiglione. Nelle cinque sale ciascuna proposta è costruita sotto forma di modello in scala naturale. Ciò fa sì che i visitatori, anziché leggere gli strumenti specializzati della disciplina architettonica, come piante e disegni in scala, possono abitare un'idea.



ORE - Jack Self con Shumi Bose ne Finn Williams

Curatori del padiglione britannico alla 15. Mostra Internazionale di Architettura - La Biennale di Venezia. Le loro attività individuali spaziano dagli insegnamento alla pianificazione, delle politiche di sviluppo alla progettazione, dalla scrittura all' attività editoriale e curatoriale. Lo spazio interno centrale presenta un nuovo tipo di ambiente domestico condiviso, conferendo un'inedita struttura alle attuali caratteristiche dei 'servizi di uso comune' nei complessi residenziali. Incrociando i riferimenti emersi da ricerche intorno al modo in cui gli abitanti del Regno Unito usano oggi le loro case e alle politiche che fissano gli standard spaziali minimi, la proposta era interpreta la condivisione come potenziale privilegio piuttosto che come compromesso.

La sala è dominata da due nuovi esemplari di arredo: divani letto modulari disposti secondo differenti configurazioni, che permettono all'occupante di organizzare lo spazio per diverse forme di lavoro, riposo e intrattenimento, e un grande 'guardaroba' collettivo trasparente , che contiene una selezione di abiti curati dallo stilista J.W. Anderson, nonché oggetti di uso comune a disposizione di tutti i futuri residenti.

British Pavilion

DAYS room, Home Economics at the British Pavilion, Photo by Cristiano Corte


GIORNI - ayr

ayr (Fabrizio Ballabio, Alessandro Bava, Luis Ortega Govela e Octave Perrault) è un collettivo londinese di artisti il cui lavoro è incentrato sugli spazi interni, l'ambiente domestico, la cultura di Internet e la città.

La seconda proposta nella sequenza immagino nuovo tipo di spazio, personale e portatile, una risposta al paesaggio domestico globale creato da servizi come Airbnb. Riflettendo sul nostro crescente rapporto con i social media, con l'intrattenimento e il consumo virtuale, la proposta - più di un abito, ma meno di un'architettura - mostra un ambivalenza nei confronti di un contesto fisico di breve durata.

La sala contiene due sfere gonfiabili, progettate per essere personalizzate con facilità e trasportate in ambienti domestici diversi. I visitatori sono invitati a entrarci e sperimentare l'effetto di essere a casa lontano da casa.


British Pavilion

MONTHS room, Home Economics at the British Pavilion, Photo by Cristiano Corte

MESI - Dogma e Black Square

Dogma è lo studio di Pier Vittorio Aureli e Martino Tattara. Con Maria Shéhérazade Giudici (Black Square), Aureli svolge un attività di insegnamento alla Architectural Association di Londra esaminando i legami politici tra architettura, abitazione città.

La terza proposta è riferita brevi periodi abitativi nel contesto di contratti di lavoro temporanei, soggiorni di studio o semestri scolastici. Immagina una nuova forma di affitto, in cui il canone mensile di un appartamento comprende non solo l'uso dello spazio, ma copre tutte le necessità domestiche, toccando temi come la privacy e i lavori domestici.

Al centro della sala troviamo un 'totem', una struttura centrale a due piani in cui sono ricavati spazi privati per dormire, lavarsi e cucinare, e che i visitatori sono liberi di esplorare. Le aree aperte circostanti sono immaginate come spazi condivisi in cui lavorare e socializzare, mentre i servizi di pulizia, lavanderia e tutti gli altri lavori domestici sono compresi nell'affitto, rendendo i mestieri di casa un semplice ricordo.


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YEARS room, Home Economics at the British Pavilion, Venice Architecture Biennale 2016, Photo by Cristiano Corte

ANNI- Julia King

Julia King è un architetto britannico- venezuelano che lavora come professionista indipendente nel Regno Unito è in India. Da tempo è impegnata in una ricerca sulle tipologie domestiche a basso costo.

Il quarto spazio e concepito per un occupazione di anni, e per contrastare il presupposto secondo il quale la casa rappresenta un bene piuttosto che un luogo in cui vivere. In questa circostanza il costo dell'abitazione è minimizzato e, con una forma di mutuo appositamente studiata, viene combattuta la speculazione edilizia: tutte le migliorie sono fatte pensando ad abitare anziché a creare profitto.

L'avvicinamento alla stanza lungo un corridoio in cui incornicia la vista dell'elemento più importante, il WC. Questa è un'abitazione progettata dal punto di vista della banca - la costruzione di un involucro che elimina tutti costi non richiesti dall' Istituto finanziatore, lasciando solamente un tetto, acqua corrente, elettricità, un vawter e un lavabo. I visitatori possono prendere un prospetto che illustra i termini di questa potenziale nuova forma di mutuo.


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DECADES room, Home Economics at the British Pavilion, Photo by Cristiano Corte

DECENNI - Hasselbrand

Hasselbrand è uno studio di architettura con base a Londra è a Oslo, fondato da Martin Brandsdal, Magnus Casselbrand e Jasper Henriksson. Le ricerche e i progetti dello studio si concentrano su nuove forme di abitare lavorare per uno stile di vita imprevedibile.

L'occupazione di uno spazio abitativo sul lungo termine, che suggerisce la presenza di generazioni diverse e il mutamento di condizioni in termini fisici e tecnologici, sono considerate nella quinta e ultima sala. La proposta presenta una casa definita più dalle condizioni spaziali che da funzioni specifiche per far posto a differenti forme di flessibilità in termini di spazio.

In questa sala non ci sono attività predeterminate, caratterizzate da particolari dotazioni domestiche, solo differenti caratteristiche di luce e buio, aperto e chiuso, privato e pubblico, umido e secco, superfici morbide e dure. A mediare tra la luce e il buio c'è un grande letto quadrato, progettato, come il resto della stanza, senza le tradizionali specifiche di capacità e orientamento. Un invito ai visitatori e stendersi e considerare la necessità di spazi adattabili, pratici e senza tempo.



I curatori del padiglione britannico hanno dichiarato che:

"La Gran Bretagna è nella stretta di una crisi degli alloggi. Non si tratta solo dell'impossibilità di soddisfare la richiesta, ma dell'incapacità di far posto a nuove tipologie di vita domestica da parte del tradizionale modello abitativo. Nel tempo il nostro modo di vivere sta cambiando radicalmente.

Economia domestica non intende proporre versioni migliori di modelli abitativi consolidati e già superati. Ha come tema la progettazione di nuove idee per la casa, vista nella prospettiva di diversi periodi di occupazione dello spazio abitativo. Ecco perché abbiamo scelto designer e consulenti che lavorano fuori dai modelli tradizionali, spingendo i confini e mettendo in discussione lo status quo. Siamo convinti che l'architettura britannica non stia rispondendo alle sfide dell'abitare contemporaneo - la vita cambia: servono progetti."


The British Pavilion 15th International Architecture Exhibition
La Biennale di Venezia : 28 May to 27 November 2016.