Gallery0

Magazine

News
Canada Biennale di Venezia
Biennale Arte 2015 Venezia
Canadian Pavilion   Curator: Marie Fraser
"Canadassimo"

 

In questa presentazione ai Giardini di Castello, aperta dal 9 maggio al 22 novembre 2015, il collettivo BGL composto da Jasmin Bilodeau, Sébastien Giguère, Nicolas Laverdière invita i visitatori a vivere un’avventura sorprendente nel Padiglione Canada.

Come spesso succede con le opere di BGL, Canadassimo alleggerisce i confini convenzionali dell’esperienza artistica. Nascosto in parte da impalcature, che danno l’impressione di una mostra ancora in allestimento, il Padiglione Canada è diventato una gigantesca installazione immersiva. Trasformando completamente lo spazio, BGL ha approfittato dell’architettura dell’edificio per creare un percorso inusuale attraverso un mondo di prodotti, oggetti e materiali in cui l’arte si avvicina al mondo del consumismo e dell’economia.

I visitatori accedono al padiglione attraversando un mini market rionale con i suoi scaffali riforniti di cibo in scatola e prodotti di uso domestico. A questo luogo strano e caotico, segue uno spazio abitativo in ristrutturazione che conduce a un atelier colmo di oggetti di ogni tipo, soprattutto centinaia di barattoli ricoperti di vernice gocciolante. Da questo spazio, salendo una scala, si accede all’impalcatura coperta da un terrazzo che sporge dal Padiglione, creando un punto panoramico sui Giardini. Qui i visitatori sono invitati a introdurre delle monete in un labirinto di grondaie che percorre le grandi vetrate dell’edificio. Questa gesto evidenzia l’aspetto economico di Canadassimo e i legami complessi fra interno ed esterno, fra la struttura del Padiglione e gli elementi architettonici dell’installazione.

"Nella suo essere superlativo, Canadassimo crea una sorta di frenesia materialista. Quando abbiamo visitato il padiglione per la prima volta, siamo rimasti colpiti dalla sua architettura a misura d'uomo, che non corrisponde del tutto al suo ruolo di spazio espositivo, e dalla sua posizione nei Giardini della Biennale. Abbiamo così pensato di integrare lo spazio con un’installazione labirintica e giocare con l'ambiente aggiungendo un’estensione esterna e facendo entrare i visitatori in un minimarket nei Giardini, come se per accedere all’arte si dovesse passare attraverso un’area di servizio".
(BGL)

"Le opere di BGL spesso incarnano una relazione diretta con la materia e la necessità, nell’urgenza di riappropriarsi delle condizioni materiali. Creata quasi interamente con materiali riciclati, Canadassimo trasmette un senso di eccesso a cui la società contemporanea è soggetta, ma evoca anche la figura eccentrica dell’artista che raccoglie di tutto e di più. I numerosi riferimenti alla cultura canadese e agli stili di vita del Nord America, così come l’allargamento che aumenta notevolmente la superficie del padiglione con il suo aspetto incompiuto, fanno sorgere il dubbio nella mente dei visitatori invitando anche a riflettere sul contesto di una rappresentanza nazionale".
(Marie Fraser, curator of the exhibition.)

Canada Biennale Venezia

BGL paint cans, Canadassimo 2015 © Ivan Binet.

BGL

For Venice, we’ve created an installation that completely transforms the Canadian pavilion, practically doubling its surface area. Canadassimo is an immersive circuit composed of four distinct spaces, one of which is outdoors. The installation appropriates the pavilion and alters its appearance, so that its exhibition function is no longer evident. It’s a strategy – practically a modus operandi – that characterises our work, a kind of syndrome that impels us to systematically blur the parameters of spaces and art objects. Maybe we should see an art psychoanalyst!.

Visitors access Canadassimo through a typical Quebec dépanneur, a type of small convenience store; it’s as if there were no exhibition, just this public service. Behind the counter of the shop, which is crammed full of stuff, through a doorway with a bamboo curtain, can be glimpsed a private area under renovation that looks like an apartment – the loft inhabited by the owner of the store. At the end of a passage formed by the bookshelves surrounding this domestic room is another completely chaotic, crowded space where the grocer-tinkerer makes things – what we’ve called the ‘studio’. Finally, a metal staircase leads from the pavilion’s inner courtyard to an extension on the front of the building. This is a kind of outdoor balcony crisscrossed with a tangled network of metal gutters, which offers a marvellous view over the Giardini.

Venice is not something you plan to make part of your career. It’s the most incredible honour that came entirely out of the blue. We were selected for the Biennale during what was already proving to be the busiest year of our career! But we leapt at the chance to take our immersive, labyrinthine installations to a whole new level: instead of transforming one or a couple of exhibition galleries, we decided to metamorphose an entire building. To match the extravagance of this prestigious event, we’ve responded with the chaotic extravagance that defines BGL!

A characteristic of Canadassimo is that it’s tailored to its venue: the installation was inspired by the building’s unusual layout, its rather 'shabby' look and its position within the Giardini. This local element is always extremely important to us in the creation of site-specific works. From our very first visit the pavilion struck us as congenial and on a domestic scale that made it suitable for either a public or a private purpose – very different from the traditional 'white cube.' We found this architectural ambiguity odd, given its role in a Biennale where the pavilions are intended for the exhibition of art. The idea of creating a fake convenience store was directly inspired by the location of the pavilion, which is slightly cut off from the neighbouring buildings and would actually make a great service area.

Commissioner: National Gallery of Canada, Marc Mayer. Yves Théoret
BGL Art collective
Pavilion at Giardini