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padiglione Italia
Codice Italia
Arsenale,Tese delle Vergini

 
Il curatore ha chiesto agli artisti :
Mimmo Paladino, Jannis Kounellis, Vanessa Beecroft, Nino Longobardi, Claudio Parmiggiani, Marzia Migliora , Antonio Biasiucci, Andrea Aquilanti , Paolo Gioli, Alis/Filliol, Luca Monterastelli, Francesco Barocco, Nicola Samorì , Giuseppe Caccavale, Aldo Tambellini di realizzare inedite opere-simbolo, che abbiano il valore di manifesti di poetica e di accompagnare i loro lavori con la creazione di inattesi Archivi della Memoria, ispirati al modello dell’Atlante ordinato da Aby Warburg alla fine degli anni venti. Installazioni nelle quali ciascun autore ha raccolto frammenti eterogenei, facendo affiorare echi spesso impliciti sottesi alla sua avventura.

 
Nicola Samorì Nicola Samorì. Installation view. Photo by Alessandra Chemollo


“Codice Italia - scrive il curatore - riattraversa significative regioni dell’arte italiana di oggi, facendo affiorare alcune costanti inattese. Ripercorre rilevanti esperienze contemporanee, con l’intento di delineare i contorni di quello che, al di là di tante oscillazioni, rimane il fondamento del “codice genetico” del nostro stile.

Pur seguendo strade differenti, gli artisti di Codice Italia vogliono reinventare i media Padiglione Italia 2015 e, insieme, frequentano in maniera problematica materiali iconografici e culturali già esistenti. Anche se in sintonia con gli esiti più audaci della ricerca artistica internazionale, si sottraggono alla dittatura del presente. Per offrire un retroterra alle loro avventure linguistiche, interrogano immagini lontane. I loro gesti racchiudono segreti rimandi alla storia dell’arte. Scelgono, perciò, di passeggiare tra le stanze di un passato che si insinua nell’attualità.

Come un archivio di frammenti. Che si vogliono convocare. Qui. Ora. Fino a renderli irriconoscibili”

 

Curator: Marti Manen
Commissioner DGAAP - Direzione Generale arte e architettura contemporanee e periferie urbane