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tpo
  “ CONTEMPORANEA 07 Festival ”

FUORI FORMATO/EXTRA FORMAT
percorsi performativi/performative events

 

TPO (I)
[ INCOLTO ]

[Incolto] è un "ambiente sensibile" che si dichiara disponibile ad essere svelato, ma vi si oppone. Sensibile al linguaggio della prossimità dei corpi, richiede al visitatore di variare il proprio punto di vista per far agire il sistema e interagire con le immagini, i suoni; nel mentre si stabiliscono le regole di questa relazione, qualcosa può essere portato a chiarezza. Paradosso dell'incontro, in bilico tra definizione e illeggibilità, le forze cercano una modulazione.

progetto/project compagnia TPO
ideazione/concept Elsa Mersi
performer Anna Balducci - Piero Leccese -

 


ISOLE COMPRESE (I)
XXL.EPS EXTENDED PEEP-SHOW

Una cabina. Un vetro. Una poltrona per uno spettatore. Tre performers . 5 minuti. Tre donne. Da scegliere. Inghiottiti dallo spazio. Dalla vagina. Dalla morte. In apparenza. Nella verità. Estasi. Disperazione. Follia. Reclusione. Sensazione di pericolo.
Lo spettatore entra.
Entro. Sto per morire. Vedo quello che vede un essere agonizzante. Si capisce la morte nel sentire la vita come un’agonia prolungata in cui queste s’intrecciano. “Ognuno porta in sé non solo la propria vita, ma anche la propria morte.”
La performer entra.
Sta per morire. Violata, si appresta a violare. Come tu entri in me, io entro in te.

IDEA: Alessandro Fantechi Cesare Torricelli
Direzione Artistica/artistic direction: Elena Turchi

 


CUOCOLO/BOSETTI
PRIVATE EYE
IRAA THEATRE (MELBOURNE, AUSTRALIA)

Uno e’ tanto più autentico quanto più e’ vicino a quello che ha sognato di essere.

Agosto 2004, Perth, Renato C. chiede ad un investigatore privato di seguire e filmare sua moglie Roberta B. Da quel materiale, illecito e intimo nasce ora Private Eye, presentato nelle stanze di un Hotel per uno spettatore alla volta.
Un viaggio dai confini incerti, fra i sentimenti che proviamo e quelli che ci rappresentiamo, fra quello che pensiamo di essere e quello che siamo costretti ad essere. Illusione, rappresentazione, finzione si sovrappongono e infine diventano una cosa sola con quello che è.

Private Eye e’ uno spettacolo sulla costruzione di una identità fittizia, ma non per questo meno vera. Abbiamo scelto per questo progetto il luogo Hotel perché l’hotel è un luogo di passaggio, e’ un posto dove ci si ferma in modo precario durante un viaggio, dà l’idea della precarietà dell’esistenza, del muoversi, cosi come il tema e il centro di “Private Eye” è basato sulla mobilità dell’identità’, del viaggio attraverso le possibili persone che siamo o potremmo essere.

Regia/direction: Renato Cuocolo
Con/with Roberta Bosetti, Renato Cuocolo


 
 
  LUOGHI : Teatro Metastasio - Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci - Taetro Fabbricone - Galleria Fornello - Officina Giovani - Teatro Magnolfi - Impianto sportivo polifunzionale Montemurlo -
Teatro Metastasio - Via Cairoli 59 – 59100 Prato tel +39 (0)574 608531
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