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ZERO SPACE
Albanian Pavilion

 
Albanian Pavilion

Zero Space - From Utopias (υτοπία) to Eutopic (ευτοπία) Tirana
VARKA Arkitekturë, commonsense.studio, Fablab Tirana.

Il tema assegnato alla Biennale Architettura 2018 dalle Curatrici Yvone Farrell e Shelley McNamara, Freespace - viene pienamente interpretato dal progetto nella liberazione dello spazio a livello zero, proponendo Tirana come città esemplare per la frequenza degli interscambi tra tutti i cittadini.

La caffetteria, il calzolaio, il barbiere, il sarto, il macellaio, disposti lungo tutto il livello zero della città, esprimono un dinamismo complesso, nel quale la città risponde pienamente ai ritmi e alle necessità di ogni suo abitante. Si tratta di un cosmo che è risultato di un’iniziale caotica evoluzione spontanea degli spazi urbanistici di Tirana, nel quale lo spazio pubblico è diventato come un social media “reale”. La partecipazione attiva e il senso di appartenenza plasma lo stile di vita della comunità, offrendo continue opportunità.
A Tirana oggigiorno, la vita accade in “luoghi” nei quali è possibile trovare ogni tipo di attività, pubbliche e private, dentro il perimetro della città. Ogni quartiere di Tirana alimenta lo Spazio Zero garantendo la certezza e ampliando la frequenza delle interazioni sociali, pur nella dimensione umana del classico negozio di quartiere, presente a tutti i livelli di servizio, in ogni parte della città. I piccoli negozi di vicinato, generati da spontanee e libere iniziative personali o collettive degli abitanti, hanno progressivamente trasformato aree, precedentemente private, in spazio pubblico.
Liberi da pianificazioni esterne che interferissero sull’identità cittadina per ricalcare un prestabilito stile urbano, gli abitanti hanno semplicemente modellato autonomamente lo stile di vita più vicino alle esigenze di tutti, creando l’essenza della vera ed indiscutibile personalità della città. Aprendo una porta, chiudendone un'altra, trasformando e modellando gli spazi, Tirana asseconda con naturalezza il costante cambiamento delle dinamiche che questo stile di vita richiede. I cittadini di Tirana progettano le loro vite nella sicurezza del piano terra della città, dove interagiscono liberamente tra loro, strettamente legati ad un territorio nel quale le risorse spaziali sono coerenti con la generosità della natura.

Il titolo del progetto, "Zero Space", è collegato al piano terra di Tirana, considerato nel suo ruolo sociale capace di aver commisurato la città a dimensione d'uomo. Lo Spazio Zero di Tirana è esposto in un'installazione multi-livello e multi-sensoriale composta da elementi che mirano ad includere i sensi e guidano il visitatore in un viaggio immersivo nello spazio libero e nell’essenza della città.
Il pubblico è quindi coinvolto in suoni, sfumature, mancanza di percezione dei confini, ma allo stesso tempo è libero di modificare la configurazione visiva del padiglione. Intenzionalmente o no, diventa uno spettatore ma anche il protagonista interattivo della forma della città, diventandone un turista, o ancor più un cittadino. Come gli "occhi sulla strada", che J. Jacobs immagina essere scena di tutti i giorni, nel padiglione vengono esposte, come pixel urbani galleggianti individualmente, fotografie che creano un unico recital collettivo della città. Questa installazione interpreta positivamente un fenomeno che nasce come sociale ma si trasforma in un'energia che fonde il nostro intero stile di vita attraverso l'architettura della città, in un significativo incastro dell'umanità con lo spazio.

Tirana non ha alcuna somiglianza con il "non-luogo", che ci ricorda immediatamente la parola ”utopia” (ουτοπία) che Tommaso Moro definiva un luogo immaginario e metafisico che non esiste nella realtà. Nella nostra interpretazione, questa parola va intenzionalmente ad intersecarsi con un'altra parola: Eutopia (εὖ τόπος), ossia un buon posto, che ti fa sentire bene, per visitarlo, per viverlo. E in questa prospettiva, giochiamo apertamente con questi termini introducendo a Venezia, la nostra Tirana Eutopica.

Albanian Pavilion Zero Space - From Utopias to Eutopic Tirana, Padiglione dell'Albania - La Biennale di Venezia 2018.

 

HAPËSIRA ZERO SPACE
Exhibitors: VARKA Arkitekturë, commonsense.studio, Fablab Tirana
Curators: Elton Koritari
Padiglione dell’Albania 16. Mostra Internazionale di Architettura La Biennale di Venezia
@ 2018 Artext

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