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19th International Architecture
Japan Pavilion
In-Between

 
SUNAKI Inc©SUNAKI Inc, Installation view of the Japan Pavilion “In-Between” at the 19th International Architecture Exhibition

In-Between
Testo di Jun Aoki


La Japan Foundation annuncia la partecipazione del Padiglione Giappone alla 19ª Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia, che si tiene a Venezia dal 10 maggio al 23 novembre 2025. IN-BETWEEN è il titolo della mostra, curata dall’architetto Jun Aoki, che aderisce pienamente al tema proposto dal curatore dell’edizione 2025 della Biennale Architettura, Carlo Ratti: “Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettivo.”

Alla radice della crisi climatica vi è il modo in cui noi esseri umani ci relazioniamo con l’ambiente che ci circonda. Essa nasce da un’arroganza antropocentrica che considera l’essere umano come soggetto e l’ambiente come oggetto da manipolare e utilizzare. Jun Aoki, curatore del Padiglione Giappone, propone una riflessione: finché non cambieremo radicalmente questo atteggiamento, non potremo trovare una vera soluzione alla crisi climatica.

Ciò che il Padiglione Giappone presenta è un nuovo – e al contempo antico – atteggiamento e visione che sostituisca questa prospettiva radicata. In breve, è l’idea che gli esseri umani debbano posizionarsi su un orizzonte in cui noi e l’ambiente siamo pari, un regno oltre la dicotomia soggetto-oggetto. Nell’antica lingua giapponese, questo concetto è espresso con la parola ma, ovvero “l’In-Between”.

SUNAKI Inc©SUNAKI Inc, Installation view of the Japan Pavilion “In-Between” at the 19th International Architecture Exhibition

Da qui l’invito a ripensare la nostra percezione della dicotomia soggetto-oggetto e ad aggiornare la nostra intelligenza. Viene proposta l’idea di ma, o “spazio-tempo intermedio.” Originariamente, ma non indicava solo l’intervallo nello spazio e nel tempo in senso quotidiano, ma soprattutto la tensione che nasce dal dialogo tra due entità, e l’idea che questa tensione agisca come oggetto metafisico.
Sulla base di questa visione, il soggetto non risiede né in noi esseri umani né nel mondo esterno; piuttosto, l’essenza del soggetto esiste in un regno completamente diverso: l’in-between.
In questo spazio non esistono distinzioni tra esseri umani, non umani, natura e oggetti artificiali. L’in-between è lo stato stesso del dialogo tra questi elementi, e la nuova natura dell’intelligenza si trova proprio in questo spazio.

SUNAKI Inc©SUNAKI Inc, Installation view of the Japan Pavilion “In-Between” at the 19th International Architecture Exhibition

Questo progetto considera il Padiglione Giappone come terreno sperimentale per esplorare questa nuova forma di intelligenza. Gli elementi che compongono il padiglione –– il Foro, le Colonne-Muro, i Muri Esterni, la Terrazza in Mattoni, la Pensilina, il Percorso Ad Anello Inclinato e il Tasso –– insieme al team umano dei curatori e a due coppie di artisti-architetti, entrano in dialogo, sia in forma fittizia che reale. Insieme, immaginiamo un futuro del Padiglione Giappone – un futuro prossimo, in cui le cose sono solo un po’ diverse.

SUNAKI Inc©SUNAKI Inc, Installation view of the Japan Pavilion “In-Between” at the 19th International Architecture Exhibition

In mezzo a progressi esponenziali della tecnologia digitale, il mondo intero è oggi pervaso dal timore che, in un futuro molto prossimo, l’intelligenza artificiale generativa cambierà completamente i volti della nostra società, del nostro ambiente e persino delle nostre menti. In particolare, sembra che, con la proliferazione dei social media e di altre tecnologie digitali, il Giappone si stia dirigendo a tutta velocità verso una società politicamente corretta, standardizzata, mediocre, definita unicamente dall’assenza di errori o difetti.

È vero che l’intelligenza artificiale generativa fornisce risposte con il minor margine di errore, derivate dalla sintesi di dati esistenti, e tendiamo a percepire queste risposte come “corrette”. Tuttavia, se continuiamo su questa strada, ciò che ci attende è una società in cui gli esseri umani si sottomettono all’IA generativa, che diventerebbe così il soggetto, al posto dell’uomo.

Asako Fujikura + Takahiro Ohmura©Asako Fujikura + Takahiro Ohmura, Installation view of the Japan Pavilion “In-Between”, Photo: houses inc., Courtesy: The Japan Foundation

Il Giappone, tuttavia, ha una storia legata al concetto di ma, ovvero lo “spazio intermedio”. Al di là del suo significato letterale di vuoto o intervallo, ma si riferiva originariamente alla tensione contenuta nelle risposte (nel dialogo) tra due elementi, e al concetto che tale tensione potesse comportarsi come un soggetto immaginario.

Seguendo questa tradizione, potrebbe valere la pena scommettere sull’idea di fondare il soggetto sull’“intermedio immaginario”, sul “dialogo” tra esseri umani e IA generativa, piuttosto che su uno dei due in modo esclusivo. Mettere in pratica un simile tentativo è esattamente ciò che viene proposto dal tema della mostra. Gli esseri umani commettono errori, ma anche l’IA generativa. Forse, proprio dall’interazione tra questi errori potrà nascere una “creazione” originale che non appartiene né agli uni né all’altra.
L’idea è quella di cercare di stabilire modalità produttive di interazione con l’IA generativa mentre essa si trova ancora nelle sue fasi iniziali, e di applicarle per orientarne l’evoluzione futura. Lo stesso Padiglione Giappone sarà oggetto di questo tentativo. Diversi componenti del padiglione saranno posti sotto l’influenza dell’IA generativa, e il Padiglione Giappone sarà “ristrutturato” — sia in modo fittizio che reale — attraverso un dialogo teso con essa, come tentativo di rivelare una soggettività “intermedia” tra esseri umani e intelligenza artificiale generativa.

SUNAKI Inc©SUNAKI Inc, Installation view of the Japan Pavilion “In-Between” at the 19th International Architecture Exhibition

 

In-Between
Biennale Architettura 2025 Venezia
Curatore: Jun Aoki
Espositori: Tamayo Iemura, Asako Fujikura + Takahiro Ohmura, SUNAKI (Toshikatsu Kiuchi and Taichi Sunayama)
Japan Pavilion.
@ 2025 Artext

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