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Il latte dei sogni
59. Esposizione Internazionale d’Arte


 

La-Biennale-di-Venezia-2021



Il latte dei sogni
59. Esposizione Internazionale d’Arte
@ 2022 Artextbook


Il latte dei sogni prende il titolo da un libro per bambini di Leonora Carrington (1917–2011), in cui l’artista surrealista racconta storie oniriche di creature ibride e mutanti in grado di terrorizzare grandi e piccini. Le favole di Carrington descrivono un mondo magico nel quale la vita viene costantemente reinventata attraverso il prisma dell’immaginazione e nel quale è concesso cambiare, trasformarsi, diventare altro o altri da sé. La Mostra sceglie le creature fantastiche di Carrington come compagne di un viaggio immaginario attraverso le metamorfosi dei corpi e le definizioni dell’umano.

Le pressioni esercitate dal cambiamento tecnologico, l’acuirsi delle tensioni sociali, lo scoppio della pandemia e l’incombente minaccia di disastri ambientali ci ricordano ogni giorno che, in quanto corpi mortali, non siamo né invincibili né autosufficienti, ma parte di una rete simbiotica di interdipendenze che ci lega gli uni agli altri, alle altre specie e al pianeta nel suo complesso. In risposta a questo clima, molte delle artiste e degli artisti inclusi in mostra immaginano una condizione postumana che sfida la moderna visione occidentale dell’essere umano – soprattutto il presunto ideale dell’“Uomo di Ragione” – come fulcro immobile dell’universo e misura di tutte le cose. Al suo posto alcune artiste e alcuni artisti celebrano una nuova comunione con il non umano, con il regno animale e con la Terra; altri tentano strategie di “re-incanto” del reale, proponendo inedite alleanze tra specie e nuovi mondi abitati da esseri porosi, ibridi e molteplici. Altri ancora reagiscono alla dissoluzione dei supposti sistemi universali, riscoprendo forme di conoscenza locali o indigene e nuove politiche di identità.

Il latte dei sogni raccoglie le opere di 213 artiste e artisti provenienti da 58 Paesi e si concentra attorno a tre aree tematiche che si intrecciano attraverso il Padiglione Centrale e l’Arsenale: la rappresentazione dei corpi e le loro metamorfosi; la relazione tra gli individui e le tecnologie; la connessione tra i corpi e la Terra.

La Mostra è ancorata da cinque “capsule del tempo” a carattere storico che riuniscono opere d’arte e oggetti provenienti da diverse aree geografiche e movimenti dal XIX secolo in poi, per fornire ulteriori strumenti di approfondimento e introspezione sui temi proposti. Presentando artiste e figure culturali il cui lavoro è stato adombrato da narrazioni prevalentemente maschili, queste esposizioni fungono da punto di partenza per una riflessione critica, tracciando genealogie alternative e affinità tra passato e presente.

Il latte dei sogni immagina un viaggio trans-storico che non ruota attorno a sistemi di eredità o conflitto, ma procede per rapporti simbiotici, solidarietà e sorellanze, incontrando lungo il tragitto artiste e artisti che hanno radicalmente ripensato le categorie dell’umano e del sé.

Cecilia Alemani
Curatrice della 59. Esposizione Internazionale d’Arte

 

59. Esposizione Internazionale d’Arte
Uffe Isolotto Danish Pavilion
Latifa Echakhch Pavilion of Suisse
Catalonia in Venice_LLIM
Marco Fusinato Australian Pavilion
Gerardo Goldwasser Persona
Maria Eichhorn Padiglione Germania 2022
Turba Tol Chilean Pavilion


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