Neuronde
E.mX
Scribble Test

 
Joshuadavis Quickcolor 2006
Joshua   > Mario Canali  
Arte.
Interaction/Experience
 
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Museo Pecci
Aspects of Art and
Technoetics 2007 ::

 

C'è una ricerca in atto di cui vorrei mostrarvi alcuni episodi realizzati e, di come attualmente intendiamo svilupparla indicando alcune direzioni di approfondimento.

Esiste la possibilità di sviluppare sistemi che intrecciati in anelli di retroazione, elaborazioni informatiche, risposte percettive, emotive, cognitive, apparati tecnologici, interfacce sensoriali, soggetti biologici, individuino e stimolino la comparsa di configurazioni significative emergenti.

L' approccio della nostra ricerca, è molto simile al pensiero di Leonardo da Vinci quando dice ... "la dove si rende importante fare prima esperienza, e solo in seguito cercare di capire con la ragione, dimostrare come mai le cose stanno e fanno quello che fanno".

Il cervello e la mente sono di certo il soggetto e l'argomento di maggiore studio e fascino al momento.
L'installazione interativa che ho realizzato nel '1997 - Neuronde - cerca di leggere l'andamento delle onde cerebrali, i flussi elettronici che attraversano il cervello, traducendole in una serie di elementi.
E' un sistema creato che rivela, tramite sensori, le onde cerebrali della persona, le processa matematicamente e quindi compie una interpretazione.

La sequenza dei risultati che mano a mano vengono passati al computer attivano una macchina del fumo, luci colorate, vento, e suoni.
In "Neurode" la persona si accomoda sul trono con gli elettrodi, ed assiste al mutare di una scenografia che restituisce l'andamento ondeggiante dei suoi stati mentali.
Le persone trovano estremamente piacevole la rappresentazione scenografica della loro mente, si concedono alcuni minuti di loro stessi - in genere si rilassano e tendono a riequilibrarsi.

Altri invece hanno la tendenza ad amplificare, a indagare, a cercare di vedere che cosa succede - intervengono con la loro volontà.

Il risultato finale dell'installazione, poiché si fa una media di tutto quanto è sucesso - viene dato una sorta di responso finale, viene accolto come una proposta che identifica la persona.
Le persone spesso così chiedono che questa cosa venga approfondita.
In alcuni casi capita che il risultato emerso sia vissuto come qualcosa di sorprendente; con l'evidenza di una coincidenza significativa.

L'installazione si basa sul fatto che onde cerebrali differenti, per ampiezza e frequenza, possono essere associate a differenti stati mentali. Il processo interpretativo del sistema traduce le varie onde cerebrali, quello che viene registrato mediante sinestesie, trasformandole in onde fluttuanti, coreografie di luci musiche, versi animali, rumori naturali.
Abbiamo costruito un sistema interpretativo che incrocia i segnali provenienti dai due emisferi, e tenendo conto di quello che sono le basi scientifiche di interpretazione delle varie onde cerebrali, le abbiamo incrociate riducendole ad uno schema chiuso, in qualche modo, cosa che uno scienziato non dovrebbe mai fare, al contrario di un artista che può farlo per trovare altre cose interessanti. In questo modo abbiamo associato sincronicità tra gli emisferi, onde alfa beta e teta, in uno schema che consente al sistema in ogni momento di dare dei risultati, di trasmettere alla persona seduta lo stato del suo flusso mentale.

 

Dopo 'Neuronde' c'è stato il tentativo di andare oltre, attraverso la realizzazione di un ambiente emotivo - l'elaborazione di sistemi in grado di reagire alla presenza ed al comportamento dell'uomo con una loro propria personalità virtuale.

"E.mX" - installazione elettronica del 1999, è un opera di questo tipo. La persona deve indossare un guanto, mettersi un sensore di posizione, dopoché comimciare a muovere la mano.
Ed i movimenti di questa mano sono il contatto che ha con questa stanza - il sistema inizialmente è una vera e propria stanza, e quindi è come se accarezzasse la pelle della stanza muovendo la mano nell'aria.
Ed i movimenti della mano guantata vengono interpretati dal sistema come reazioni ad un incontro, come modalità di un contatto.
E.mX risponde con manifestazioni emotive tradotte in voci, versi, grida, sussurri, ancora vento, luci colorate.
Le persone, abbiamo notato, quando entrano nel gioco emotivo, lo sperimentano come estremamente coinvolgente. Tentano di stimolarlo, oppure lo contrastano, oppure semplicemente lo indagano, lo assecondano. In alcuni casi lo rifiutano. Il software che fa funzionare il sistema è strutturato secondo uno schema dinamico di possibili risposte innescate dal movimento della mano.
Le risposte sono sì coerenti, sono cioè strettamente collegate, e in modo veloce al tipo di movimento della mano, e quindi è molto facile avere un rapporto di causa ed effetto per tutto quello che si fa o che succede, ma è grazie ad un sistema di incroci e pesature che il risultato non è mai scontato.
Si può tentare di ripetere l'esperienza più volte, il risultato di volta in volta è sempre coerente, e non è mai ripetibile in qualche modo.

Un' altra installazione "Scribble Test" del 2002. Si basa sulla ricerca del psicologo Elio Massironi che così scrive : - ...Facendo uno scarabocchio una persona non può che presentare se stessa. Lo scarabocchio è l'alone, l'aureola che sta intorno alla persona - Potremmo dire che lo scarabocchio è una sorta di Dna psicologico, viene letto come rappresentazione delle dinamiche interiori fondamentali.
In venti secondi la persona deve tracciare uno scarabocchio sulla tavola grafica, libera quindi il gesto di un segno che non dovendo raffigurare nulla,. ed è questo che si consiglia di fare, non raffigurare nulla - traccia in uno spazio propensioni, scarti, flussi, blocchi, scorrimenti, pressiioni, attacchi, vuoti o avvolgimenti.

Lo scarabocchio è alla fine proprio l'impronta assolutamente individuale della propria personale identità.

A partire da queste installazioni ho individuato quattro direzioni di ricerca che mi preme approfondire, e che sono : informazione, simmetrie, identità e coscienza.

Per cominciare l'informazione. Probabilmente come molti termini che usiamo tutti i giorni, non ha una definizione specifica. Ciascuno la definisce all'interno del proprio ambito.
Ciò che ho notato è che non esiste un concetto univoco di informazione.
Consultando un qualsiasi dizionario ci sono alcuni significati che vale la pena approfondire. Uno di questi è 'informazione' come elemento dato che permette di advenire a conoscenza di qualcosa, la notizia.
Ma soprattutto benché considerato obsoleto, il significato etimologico, ovvero quello di informazione come in-formarsi - prendere forma. Inoltre un punto di partenza ottimo è la definizione che Gregory Beatson dà dell'informazione: - che può essere definita come ...una differenza che produce una differenza -
Betson fa una distinzione tra il mondo della materia non-vivente che è influenzata tanto da forze che da urti - e poi la creatura, l'essere biologico, il vivente.
Il vivente ha organi che notano le differenze. La differenza notata entra nel vivente, ed è questo che produce, come sostiene, "la differenza".

 

Beatson fa delle distinzioni assai specifiche che possono essere contestate, ma questo inizio di ricerca può essere considerato quello più ricco e produttivo.
Allora la "differenza che produce differenza" rende differente l'essere, il vivente.
Il sistema biologico risponde mutando in modo immediato, e via via in modo più meditato.
I sistemi di risposta del sistema biologico possono essere anche molto complessi, e possono collocare delle variazioni evidenti, delle vere e proprie reazioni.
In genere noi chiamiamo queste risposte che provocano una reazione - emozioni, sistemi emotivi.
E le emozioni, seguendo ciò che dice Beatson, possono essere considerate dei veri e propri sistemi cognitivi.
E' interessante applicare questo filo di pensiero alle installazioni.
Facendo sì che quello che prova la persona viene tirato fuori, così che la persona si trova di fronte a quello che lui stesso sente, venendo a creare questo ciclo, un ciclo conosciuto di retroazione. Gli alchemici lo chiamavano "Ouroborus" oggi si chiama biofedback.

La cosa interessante è che in questo modo, l'individuo, la persona, quello che lui sente, viene tirato fuori, e diventa estremamente interessante e fondantale il fatto che abbiamo un altro sistema di cui l'individuo è semplicemente una parte - e l'opera non è che il risultato di questo sistema. Non sono gli oggetti ma è il risultato che esce da questo sistema.

La simmetria.
Il cibernetico Beatson definisce il sistema come qualcosa che può ricevere informazione e che grazie all'auto regolazione ed all'autocorrezione consentita da catene causali circolari, mantiene certe proposizioni che lo riguardano.
Il sistema, cioè nel suo continuo mutare si mantiene - da un certo punto di vista evolve e dall'altro permane..
Il moderno significato di simmetria, in senso matematico, indica l'immunità ad un possibile cambiamento.
Per un matematico la simmetria di una figura è una trasformazione che la lascia sostanzialmente invariata.
La figura avrà lo stesso aspetto, posizione, forma, orientamento, anche dopo la trasformazione - sebbene nel suo complesso possa essere stata spostata, ruotata intorno ad un punto o ad una linea, riflessa rispetto ad una linea od ad un piano, o ancora traslata - lo spostamento di una linea nel piano.

Una volta definita la simmetria il passo successivo è analizzare le modalità con cui è possibile combinare le trasformazioni, generandone di nuove.
Le trasformazioni formano una struttura matematica ben precisa, chiamata gruppo.
Data una qualsiasi figura, il gruppo di simmetria di quella figura è l'insieme di tutte quelle trasformazioni che la lasciano invariata.
Il gruppo di simmetria del cerchio ad esempio, consiste di tutte le rotazioni intorno al centro, e tutte le riflessioni rispetto a qualsiasi diametro.
Ma la simmetria attualmente ha avuto una autentica riscoperta. Viene utilizzata ad esempio all'interno della meccanica quantistica per spiegare l'arricchimento ed il sorgere di nuove particelle -
per scoprirne di nuove e per capire come se ne generano in continuazione.
La simmetria fa parte della natura.
Un altro suo aspetto è la scoperta dei neuroni-specchio, il fatto cioè che noi come persone anticipiamo e registriamo dentro di noi le emozioni della persona che abbiamo davanti.
Siamo incredibilmente e fortemente empatici.
Il neurone-specchio è quello che ci fa sbadigliare quando vediamo una persona sbadigliare, ma che ci fa immediatamete parteciapre all'emozione di chi abbiamo di frontre, facendo in modo che la relazione che abbiamo con la persona sia una sorta di continua danza tra due persone che si incontrano.

 

Ma la simmetria non ha sempre avuto questo significato.
Se inizialmente aveva quello di commensurabile, cioè di parti che potevano essere misurate prendendo una parte del sistema stesso, ha poi cominciato ad indicare quello di armonia, proporzione, equilibrio, bellezza.
Il corpo è stato estremamente indagato da un punto di vista della simmetria, e si è visto che da certi esperimenti, le persone maggiormente simmetriche sono considerate più piacevoli, e che addirittura viso e sembianze simmetriche possono essere percepite con una sorta di odore che influisce nella qualità del rapporto.

Una notizia recente relativa alla nuove simmetrie - E8 - è uno schema matematico di 248 punti scoperto nel 1987 che realizza un oggetto che incorpora le simmetrie di una geometria a 57 dimensioni, ed è esso stesso a 248 dimensioni.
Garrett Lisi - 39 anni, laureato in fisica - fino a poco tempo fa emerito sconosciuto, ha delineato un modello teorico dell'universo a partire da questo schema, e secondo la teoria della fisica delle particelle - i suoi calcoli hanno un senso - potrebbe trattarsi di uno dei migliori modelli di unificazione finora proposti e aprire un' altra strada della teoria del tutto, alternativa a quella delle stringhe.

Identità.
A questo punto l'identità può essere vista come una permanenza. Nonostante tutte le mutazioni - A rimane uguale ad A -
E questa mi sembra una strada che vale la pena percorrere.
La coscienza a questo punto.
Coscienza è percepire anche se stessi, come altro da sé, e nello stesso tempo, come sé.
Una gradualizzazione di questo passaggio potrebbe essere: prima tutto il mondo è il sé, poi il sé è sentito come altro, quindi il sé viene introiettato e distinto dal mondo.

Finisco citando ancora Leonardo - ... è questa la vera regola come gli speculatori degli effetti naturali hanno a procedere -

 

Artext08