> Enzo Cucchi

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LATO A

 

I cani evitali...
evitali.

un’immagine è troppo immagine quando... insomma
quando si è bruciato cioè c’è l’abbaglio. E
l’abbaglio non va mai bene.
Né che tu leggi e ti abbagli concettualmente
sulla cosa, fai una lettura e... è un abbaglio
anche quello. Oppure l’abbaglio è quando... non
so... quando sei abbagliato.

Il segno strappa.
Nel senso che riesce a togliere qualcosa.
Capito?
Cioè il problema non è mai aggiungere, il
problema è togliere. E’ la cosa più difficile.
Come farlo? … un corpo …guai a Dio se perde l’equilibrio.
Però se gli strappi... i pizzicotti ci devono stare
tutti.

E’ come un corpo tumefatto è quello più bello ma
basta che quello rimane insomma. Cioè... basta
che non è un’autopsia però, capito? Cioè è troppo
facile far quello,evitare quello dell’autopsia è
quello che si sta prodigando poi.>>

Capito?
Dici non riesco più a strappare
come non riesco più a farmi una pugnetta
perché il braccio ce l’ho corto e non ci arrivi noo?!
Se uno c’ha il braccio corto come fa.
Non ci arriva non fa una sega. Cioè il
contemporaneo...
ma non il contemporaneo,
il contemporaneo concettuale.
Perché non è colpa di nessuno. E’ colpa come
dicevo prima di un interlocutore, in questo caso
hanno pensato qualcos’altro.
Che era possibile essere spettacolari e essere
dei nani, farsi le pugnette.

Un corpo normale disarmonizzarlo...
sì, lo puoi fare perché a uno gli puoi tagliare un
braccio, lo puoi fare più corto. Lo metti su un corpo
morto e gli metti una mano... gli cambi una
mano, gli metti una mano piccola, una mano
grossa.

Metti un cazzo piccolo,
un cazzo grosso.
Fai un corpo.
Su un cadavere fai quello che cazzo ti pare.
Si sta facendo questo in parole povere.

Invece un disegno quando strappi è un’altra
cosa,
il corpo deve rimanere quello.
Sono i pizzicotti che li senti, quelli veri. Quelli in
cui addirittura ti rimetti in piedi.
Cioè se un corpo è un po’ moscio che comincia a...
i pizzicotti lo
svegliano.
Quando dai un pizzicotto lo svegli.>>

Che vuol dire, Michelangelo…
o Leonardo,
è un’altra storia no?
A parte che è un altro tipo di emozione
eppoi è dovuto a una necessità a un
desiderio impressionante di…
mentre lo facevano avveniva ancora di più
con una qualità
di emozione, di spavento,
di paura,
cioè clandestinamente.

Pensa tutto fatto... invece è il contrario adesso.
Lo fai addirittura... è il massimo della
rappresentazione, è il massimo del glamour, è il
massimo dell’essere sorprendenti.
è completamente una cosa fatta senza veli. E’
così.
Ma ti ripeto io penso che però dipende... è stato...
è qualcosa che cioè è avvenuto ed è stato
costruito concettualmente e culturalmente.

Cioè nel momento che…arrivano
all’interlocutore...


 

 


Tanti anni fa in modo molto sereno e tranquillo,
secondo il costume italiano... partivano
dall’arte.
Artisti che non so nemmeno chi erano.
[...]
Adesso invece c’è l’arte in diretta che
fa
confusione sull’arte e questo è un po’
un peccato. Cioè i giovani colleghi è difficile
giudicarli, sono ingiudicabili perché fanno
un’altra cosa rispetto alla tua cosa.. E’ come
Cariddi... Scilla e Cariddi.

Ma Scilla e Cariddi è una cosa.
Scilla e Cariddi nel contemporaneo è
un bel casino. Cioè capito... sei nella Scilla e
Cariddi del contemporaneo caro amico. E’
toccato alla tua generazione e un po’ prima alla
mia.
E quindi non c’è niente di male.
Loro fanno un’altra cosa, hanno a che fare con un’altra
platea. E’ chiaro che le due cose si toccano e
dice ma come però siamo nello stesso mare, il
mare è l’arte, e...dici che parti da lì, ma invece
parti ma da qui... E’ chiaro uno che vede una
scala continua per andare in un luogo. Giusto?

Cioè l’abbaglio è proprio questo che
siamo sulla stessa scala mentre io sono
nell’atrio perché c’è anche il gradino che va
nell’atrio. Ma è un gradino diverso...