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ARTEXT : La Biennale di Venezia
56 Esposizione Internazionale d'Art
e

Giardini di Castello - OLanda

 

Herman de Vries
"To be all ways to be"

 

Orticoltore e naturalista, Herman de Vries (1931) raccoglie, ordina, isola e presenta oggetti della natura, dirigendo la nostra attenzione sia verso l’unicità che verso la diversità del mondo che ci circonda. Nei suoi viaggi preparatori a Venezia, de Vries ha raccolto molti oggetti dalla Laguna, dai Giardini e dalla città con i quali ha creato svariati lavori esposti nel Padiglione dei Paesi Bassi e sull’isola deserta del Lazzaretto Vecchio che si trova nella parte sud della Laguna.

Herman de Vries ha lavorato per oltre sessant’anni ad un’opera caratterizzata da una versatilità non comune nella quale arte, scienza e filosofia sono giustapposte alla realtà del mondo. Coinvolto inizial-mente nel movimento internazionale ZERO, De Vries si è in seguito concentrato su processi e fenomeni naturali presentandoli come realtà primarie e fisiche dell’esistenza umana. La forza e la ricchezza dell’opera di De Vries nascono dal biotopo da lui sviluppa¬to a Eschenau (Germania), sua città di residenza e durante i suoi viaggi, inclusi quelli a Venezia.

Il carattere aperto, trasparente e spazialmente poetico del padiglione dei Paesi Bassi nei Giardini di Venezia, realizzato da Rietveld nel 1954, simboleggia il pensiero razionale e ottimisticamente progressivo che prevalse nella prima metà del XX secolo. L’opera di Herman de Vries, fatta di mate¬riali organici e naturali, si contrappone a questa nozione e si attesta sull’idea che i processi ed i fenomeni naturali sono troppo complessi per essere spiegati in maniera razionale.

Il titolo dell’esposizione to be all ways to be esprime l’idea che l’esperienza dell’esistenza umana e la riflessione su di essa seguono vari percorsi divergenti, nessuno dei quali è superiore od inferiore all’altro. Vissute attraverso l’occhio, l’orecchio, il corpo ed il naso, le opere nel padiglione, nei Giardini ed all’interno della Laguna Veneziana mettono in questione le attuali definizioni e posizioni in merito alla natura ed alla cultura.

Come parte dell’esposizione, Herman de Vries ha esplorato i dintorni della città di Venezia, i Giardini e la Laguna. Con una delle sue opere fondamentali: from the laguna of venice — a journal (dalla laguna di venezia — un diario), Herman de Vries porta questo contesto nel padiglione dei Paesi Bassi. Il pubblico viene invitato ad entrare in contatto con questo habitat: speciali gite in barca porteranno i visitatori più volte la settimana al santuario di Herman de Vries: natura mater al Lazzaretto Vecchio.

Herman de Vries -Nederlands Paviljoen 2015 Foto Judith Jockel1

Herman de Vries

Il titolo è stato scelto da diversi curatori. Si tratta di una frase poetica che ho composto nel 1974: parole scritte a mano su diversi fogli di carta sparsi, che quando venivano letti permettevano vedere le parole impresse quasi senza fine, cambiando ordine continuamente, secondo combinazioni diverse. Esattamente come avviene nel tempo in cui puoi fare esperienza del mondo, apparentemente senza fine, attraverso una molteplicità aspetti ontologici. Questo è il nostro compito sulla terra: quello di scoprire che cos’è essere diventati quel che noi siamo.

Fin dall’inizio della mia vita e da principio della mia carriera artistica, quando cominciai a concepire i miei primi lavori, sessant’anni fa, la natura si è presentata come un’istanza urgente. Questa è la nostra realtà primaria. Tutte le altre dimensioni del nostro vivere sono secondarie.

Mi auguro che to be all ways to be rappresenti proprio un’esperienza. Ho esplorato la natura della Laguna veneziana. Il diario che ho tenuto durante la mia visita ad acquitrini e paludi ha coperto interamente, tanto a livello temporale quanto a livello estetico-formale, la mostra che presenterò negli spazi del Padiglione. Allo stesso tempo invito i visitatori a prendere parte a un episodio della natura e a un ambiente storico, attraverso uno spostamento in battello organizzato verso un’isola deserta: Lazzaretto Vecchio, lì dove si può vedere la natura vincere ancora e superare, nuovamente, sulla cultura.

Si tratta semplicemente di mostrare le modalità secondo le quali noi interagiamo con la natura e questo diventerà il nostro futuro.

 

Curatori : Colin Huizing, Cees de Boer
Commissioner: Mondriaan Fund .

 

Web site: http://www.mondriaanfonds.nl/en/venice-biennale//

 

 

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