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Mark Lewis

 
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ARTEXT : La Biennale di Venezia
53 Esposizione Internazionale d'Art
e

Giardini di Castello - Canada

 

MARK LEWIS
Mark Lewis

 

La mostra di Mark Lewis al Padiglione Canada, intitolata Cold Morning, presenta alcuni nuovi film tra cui opere che esaminano e mettono in evidenza l’eredità della retroproiezione. Iniziata nei primi anni ’20, la retroproiezione permette al regista di utilizzare spezzoni di documentari o bobine di luoghi
più esotici proiettati poi in studio dietro all’azione in primo piano. Giocando tra l’illusione e il montaggio visibile, Lewis considera la retroproiezione una delle invenzioni più sbalorditive di Hollywood e parte integrante di una più ampia fascinazione nei confronti della storia e della tecnica cinematografiche che hanno concettualmente influenzato la sua opera in 15 anni di carriera.

“Se la retroproiezione è la summa del gioco dialettico che ha guidato l’opera di Mark Lewis negli ultimi anni, la sua economia politica contiene alcune, anche molto moderne, domande. La lotta percettiva che caratterizza l’interesse pittorico modernista si ritrova qui a costringere a domande sull’equivalenza tra ruoli da protagonista e ruoli secondari, tra azione e set – domande che continuano a perseguitare l’architettura, il cinema e la modernità urbana” (Barbara Fischer)

Leah Sandals -Sometimes your films focus on overlooked people in public, like the homeless or dog walkers. Why?

Mark Lewis -I think I work intuitively, and it just feels sometimes like there should be people like that in the scene. Or sometimes, I've witnessed a situation very similar to the one I'm trying to depict. For example, I've been to High Park many times with friends who walk their dogs, and I'm fascinated with the complex way people move through that space.
One film I'm showing in Venice, Cold Morning, is actually shot at the corner of Bay and Queen Streets. It was something that I saw one day and I just got a camera and came back and shot it. It's seven minutes of real time unfolding as a homeless person cleans up his spot where he slept on a grate. That's a document --no one's being directed do anything, as happens in most of my films.

 

Curatori : Barbara Fischer

Artisti : Mark Lewis

 

Web site http://www.canadapavilionvenicebiennale.ca/

 

 

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